Abstract
Nella recente evoluzione dell’istruzione superiore in Europa un ruolo molto importante è giocato dalle nuove tecnologie e dall’e-learning. Data la centralità che il settore ha nell’economia del Vecchio Continente, per valutarne modelli e prospettive, la Commissione Europea ha promosso diverse ricerche che hanno permesso di individuare vari aspetti di notevole rilievo. Il presente contributo si sofferma ad analizzarne alcuni fra i più cruciali.
In un’istituzione come quella universitaria, che, per via della sua specificità, ha visto l’introduzione dell’e-learning soprattutto per mezzo di singoli progetti di alcuni docenti “pionieri”, è giunto il momento di porre maggiore attenzione, da parte della dirigenza, sulla strategicità politica degli interventi. Le iniziative dei singoli, nell’ambito dell’autonomia didattica, naturalmente continuano a costituire un importante punto di forza per le università ma sempre più si palesa l’esigenza di fornire loro adeguati supporto e formazione.
Un altro aspetto importante riguarda le forme di partnership tra diversi atenei relativamente alla tematica dell’e-learning, per le quali emergono diversi modelli, su alcuni dei quali incide anche l’orientamento al mercato delle università europee.
Sommario
- IAD, innovazione tecnologica e Lifelong learning
- Il rapporto Virtual Models
- Una strategia per l’integrazione delle ICT nell’università
- Le collaborazioni tra università possono aiutare l’integrazione delle ICT?
- Il rapporto del progetto ELUE
- La Finlandia e la Finnish Virtual University
- Il caso francese
- Strategia e consorzi: quali vantaggi reali?
- L’impatto sui docenti
- Il caso italiano
- Conclusioni