Numero 13/14 - 2017

  • Numero 0 - 2007
  • Politiche

Immaginario collettivo, definizione di un concetto e analisi di un caso specifico: l’America

di Fabio Tarzia

Abstract

Nella società di massa globalizzata – percorsa dalle reti comunicative e dalla frammentazione delle culture nel web – sembrano venir meno le coordinate per la definizione di un immaginario collettivo che è alla base delle “identità” culturali: strutture metaforiche profonde, archetipi psicologici, processi narrativi. Nondimeno, al di qua della frammentazione e delle molteplici stratificazioni attuali è possibile individuare delle invarianti, proprie dell’immaginario collettivo, che, al fondo, caratterizzano anche le odierne «culture di massa» (E. Morin). Caso esemplare è l’immaginario collettivo americano. Sotto il melting pot ben noto, giace un’invariante dominante, una «struttura mentale-identitaria centrale» che è quella “puritana”. Le sue strutture-archetipi sono noti, nel passaggio all’attualità dell’immagine: «il fortino assediato e annientato, la casa invasa, l’isola maledetta, la violazione del centro sacro e la sua riconsacrazione, il duello finale, l’apocalisse, la salvezza dei giusti e la dannazione dei demoni». Tale struttura archetipica condiziona un immaginario collettivo ancora forte, passato dai costumi, in generale, ai mass media, cinema, radio, televisione ecc.

Sommario

  1. L’immaginario nella società globalizzata
  2. L’immaginario puritano dell’America “neocon”

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