Abstract
La nozione di “democrazia” in ambito educativo ha a che fare con le provisions (Dahrendorf) che le nuove tecnologie dell’informazione mettono a disposizione, attraverso la IAD, per 1/ rompere le barriere di classe e di spazio (geografico e culturale); 2/ ampliare lo spettro dei fruitori della cultura universitaria, animata dal binomio didattica/ricerca. L’analisi della situazione in tre significativi contesti europei, finlandese, francese e italiano, mette in luce le conquiste e i limiti attuali dell’e-learning (EL) in ambito universitario. Nel nostro paese è riscontrabile una certa frammentazione delle realtà educative in EL – pur nel vigoroso sviluppo dei nuovi contesti IAD – che richiede un ulteriore impegno e una presa di coscienza politica maggiore da parte delle istituzioni e dei governi. Il contributo dà anche un’immagine ampia del dibattito scientifico e istituzionale sulla Quality Assurance (QA), in particolare rispetto alla dimensione europea. Si è scelto di inoltrarsi in questo campo attraverso i documenti ed i progetti dell’EUA, sia perché altamente significativi, sia perché fulcro di altre iniziative. In particolare si sono approfonditi sia i documenti che hanno costituito lo sfondo del primo European Quality Forum 2006 sia alcuni contributi presentati in quest’occasione. Inoltre, ci si è soffermati sulle tematiche proprie dell’EL rispetto alla QA, ampliando i riferimenti a iniziative differenti, quali il progetto ELUE e la recente pubblicazione: eLearning papers.
Sommario
- La situazione dell’EL in Europa e la democrazia educativa
- Lo specifico della situazione italiana
- Qualità, Europa e Istruzione a Distanza
- APPENDICE. Conclusioni del Rapporto CRUI