Numero 13/14 - 2017

  • Numero 0 - 2007
  • Politiche

Studiare a distanza: Scenari e suggestioni

di Aurelio Simone

Dappertutto ci si occupa sempre di quel ch’è il “ciò” che dev’essere comunicato. Invece ciò che preoccupa me è cos’è il comunicare. …
Soprattutto io divido così: o si riflette sull’oggetto o sulla comunicazione. …
Se si riflette sull’oggetto, allora noi abbiamo la comunicazione del SAPERE. …
Ma se si riflette sulla comunicazione, allora, in contrasto alla comunicazione di sapere, noi abbiamo la comunicazione del POTERE.
(S. Kierkegaard)

Omnia, omnino, omnes
(J. Komenski)

Abstract

L’istituzione delle Università a distanza pone una sfida senza precedenti alla «torre d’avorio» delle auguste istituzioni accademiche europee, che potrebbero arricchirsi di nuovi apporti derivanti dall’utilizzo delle ICT per l’insegnamento e l’apprendimento, anche al fine ridurre il cosiddetto digital divide. E’ una sfida di democrazia, sulla scia dell’insegnamento del grande Comenio : «tutto, in tutto, a tutti», declinabile, nel mondo attuale, come anytime, anywhere, anyhow. Ma le università pubbliche giacciono nell’inazione, di fronte a questa formidabile occasione: secolarizzare la metafora del Seduttore di Kierkegaard, fare di sapere potere, attraverso la forma di comunicazione telematica. Ancora poco percepite sono le potenzialità e l’efficacia didattica dell’e-learning e ancora tutto «da inventare» è il nuovo uomo, il docente-tutor di questa realtà dell’insegnamento a distanza. Di nuovo Comenio (Orbis sensualium pictus) fornisce preziosi suggerimenti: arricchire l’insegnamento, tramite ICT e IAD, di una multimodalità sensoriale ignota alla docenza tradizionale. La didattica deve rivalutare il cromatico, l’iconico, il gesto, il prossemico, la corporeità. E’ da rivalutare il modello della quaestio rispetto alla lectio. Ed è l’obiettivo di una «scuola sensibile» delle conoscenze e, perché no? degli affetti, anche allo scopo di fondare una Didactica Nova, sul modello comeniano, volta ad arricchire l’artificium che deve essere organico, trasparente, esplicitamente dichiarato (B. Vertecchi). Una sfida, dunque, anche questa, che la nostra Rivista intende condurre a buon fine.

Sommario

  1. Le Università a distanza e la «torre d’avorio»
  2. «Tutto, in tutto, a tutti». Il potere del sapere
  3. L’«uomo da inventare» della nuova IaD. Insegnamento e apprendimento
  4. La Scuola sensibile, compenetrazione di intelligenze e emozioni
  5. Integrazione e complementarietà della didattica in presenza con la IaD
  6. Conclusioni

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